Depressione in agguato: -1 all’impatto.

I primi refoli perturbati si stanno già addossando alla catena alpina ed in serata, proprio su queste zone porteranno i prodromi del peggioramento che si manifesterà in maniera marcata domani (domenica).

Il passaggio perturbato si prospetta abbastanza rapido ma piuttosto incisivo ed in grado di portare un elevato carico di temporali: i fenoneni più intensi (localmente anche di forte intensità) saranno più probabili su tutta l’area alpina e prealpina, sul triveneto,  la lombardia. Fenomeni altrettanto violenti potrebbero interessare le coste tirreniche dalla Liguria al Lazio ove si potranno formare trombe marine e temporali con forti colpi di vento.

Entro la mattina di lunedì sostanzialmente tutta la Penisola avrà sperimentato il passaggio del fronte freddo e ci troveremo con una situazione termica che specialmente al nord ed al centro sarà mutata drasticamente: a fronte di massime attuali spesso sopra i +30°C, raramente registreremo picchi superori ai +24°C.

Abbiamo già parlato della possibilità di neve sulle Alpi fino a quote di 1500-1800 m e ribadiamo tale previsione. Non solo, l’entrata di isoterme prossime ai +7°C a 850hPa,  possono far pensare a qualche spruzzata anche sulle vette più alte dell’Appennino centro settentrionale.

Tendenza: dopo il terremto meteorologico delle prossime 48 ore, il tempo probabilmente tornerà a migliorare in modo deciso con la promessa (vedremo se mantenuta) di altre belle giornate settembrine…

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