Gli scienziati russi annunciano l’arrivo di una PEG! 100 anni di raffreddamento in arrivo…

Qual è il futuro del clima del nostro Pianeta? Un forte Global Warming?

Non è così per un gruppo di scienziati russi che ha studiato le variazioni temporanee della forma e del diametro del Sole, nonché della sua irradianza verso il nostro Pianeta.

Il Dr Habibullo Abdussamatov è a capo del settore russo dell’Internationale Space Station, e del Space Research of the Sun Sector all’Accademia di Scienze Russa.

Esso, partendo dagli studi di Eddy che risalgono al 1976, ha individuato, nel corso degli ultimi 7500 anni, una ciclicità di circa 200 anni di minimi solari simili al Minimo di Maunder.

Essi corrispondono a variazioni nel diametro e nella luminosità della nostra Stella.

Contemporaneamente, sono presenti anche variazioni nell’irraggiamento solare, che oscilla tra massimi e minimi.

Tali variazioni cicliche della costante solare sono causate dai cambiamenti effettivi del raggio del Sole e della temperatura effettiva della fotosfera, ricavabili attraverso una serie di equazioni.

Tramite esse, Abdussamatov dimostra che la quantità di energia che arriva dal Sole sulla Terra è in funzione del Raggio solare, ovverosia della superficie solare radiante.

Tale raggio varia da un minimo di 130 km nel corso di un ciclo undecennale, ad un massimo di 300 km nel corso di un Grande Ciclo bisecolare.

Queste variazioni quasi periodiche avvengono a causa di squilibri nella pressione interna del Sole, che ricerca periodicamente il proprio equilibrio o aumentando o diminuendo la propria grandezza.

Fatte proprie queste previsioni, è molto probabile che il prossimo, profondo minimo solare possa avvenire nel 2042 + o – 11 anni.

La variazione di radiazione solare in meno può essere pari a 3 Watt / mq negli strati atmosferici esterni del nostro Pianeta, rispetto ai livelli del 1980 (circa lo 0,2% in meno).

Mentre le piccole variazioni di radiazione solare che avvengono ogni 11 anni vengono mascherate dall’inerzia delle masse oceaniche, la grande variazione che avviene ogni 200 anni circa avrà un’influenza notevole sulle temperature terrestri, pur con un ritardo di circa 15 + o – 6 anni dovuto all’inerzia termica degli Oceani.

Nella prima immagine si mostra il probabile minimo simile al Maunder che si verificherà nel 2042, nella seconda si mostra il probabile crollo delle temperature globali tra 1 ed 1,5°C che si verificherà tra il 2050 ed il 2100.

La ricerca può essere letta per intero all’indirizzo: http://www.gao.spb.ru/english/astrometr/index1_eng.html

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