Golfo di Taranto: faceva più caldo ai tempi dei Romani!

Sono i risultati di una nuova ricerca dell’Università di Brema, pubblicata sul Quaternary Science Review, e che esamina le variazioni termiche del Sud Italia durante il periodo romano.

Il periodo esaminato è quello “Classico Romano”, che va dal 60 a.C. al 200 D. C.

Si è esaminata la concentrazione di cisti dinoflagellate, valore che è fortemente correlato alla temperatura superficiale del mare, in questa zona.

Ne è emerso che le temperature tra il 60 prima di Cristo ed il 90 dopo Cristo sono state leggermente superiori a quelle attuali, mostrandosi alte e stabili durante questo lungo periodo.

Solo dopo il 90 dopo Cristo hanno iniziato a calare.

Non soltanto, si evidenzia anche una ciclicità nella concentrazione con periodi di 7-8 ed 11 anni.

Queste variazioni sembrano legate alle oscillazioni della NAO (North Atlantic Oscillation), ed inoltre sono fortemente correlate alle variazioni della concentrazione del C14, che, a sua volta, dipende dalla variabilità solare.

La conclusione di questi scienziati è che il Sole è stata la variabile più importante che ha guidato il clima dell’Italia meridionale durante il periodo romano classico (mediamente più caldo dell’attuale clima degli anni Duemila).

C’è anche una correlazione non periodica tra le variazioni di temperatura del Golfo di Taranto e la presenza di alcune grandi eruzioni vulcaniche.

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