Il Grande Caldo Medievale, un fenomeno globale

Diverse ricerche tendono a precisare la portata delle temperature medievali sul nostro Continente.

Già sapevamo che i valori termici dell’epoca erano più elevati degli attuali, che i ghiacciai erano molto più ridotti, ed in certi casi del tutto scomparsi, ma adesso le ricerche tendono a confermare un riscaldamento di grande portata, nettamente superiore all’attuale.

Alcune ricerche effettuate infatti sul Lago Joux, sulle montagne del Jura, in Svizzera, alla ricerca di pollini e sedimenti accumulatisi sul fondale, si è stabilito che tra il 1100 ed il 1320 la temperatura media attorno al Lago era superiore di +2,0°C rispetto alla norma del trentennio 1960-90.

Tuttavia tale riscaldamento non era limitato all’area europea: sul giornale Climate of the Past, è stato pubblicato uno studio riguardante le variazioni delle temperature in Cina centrale negli ultimi 1800 anni di storia.

Ebbene, si è verificato che le temperature, nel periodo compreso tra il 960 ed il 1100, sono state certamente più alte che alla fine del XX Secolo.

Inoltre, il tasso di crescita delle temperature attorno all’VIII – IX Secolo, è stato maggiore rispetto a qualsiasi altro periodo del XX Secolo.

Anche le precipitazioni, in Cina, erano sensibilmente più elevate.

Insomma, sembra che il Global Warming Medievale sia stato un fenomeno globale, e non limitato ad alcune aree del Pianeta, oppure solamente all’ambito europeo.

Da http://c3headlines.typepad.com/ il grafico delle temperature (in blu) e precipitazioni (in verde) sulla Cina Centrale negli ultimi 1800 anni.

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