L’Alluvione in Liguria ed Alta Toscana: un fenomeno ricorrente!

Abbiamo alla fine a disposizione i totali cumulati di alcune località delle zone interessate dall’alluvione Ligure dello scorso 25 Ottobre.

Il massimo quantitativo è a Brugnato, nella zona delle Cinque Terre, dove il pluviometro ha registrato una precipitazione pari a 542 mm di pioggia, un quantitativo pari ad un terzo della pioggia annua della zona.

Da annotare un massimo di intensità di 143 mm/h tra le ore 13 e le ore 14.

Altro quantitativo eccezionale lo si è registrato in Lunigiana: a Pontremoli sono caduti 371 mm di pioggia in 24 ore, il massimo valore mai accertato dall’inizio delle misure nel 1920 (e probabilmente dalla fine del XIX Secolo), abbattendo il precedente record di 285 mm che risaliva al 25 Agosto 1952.

Tuttavia, lo stesso giorno temporalesco del 25 Agosto ’52, la zona di Monterosso sulle Cinque Terre misurava ben 570 mm di pioggia, un quantitativo superiore a quello caduto lo scorso 25 Ottobre.

La stessa Pontremoli, ha misurato più volte quantità di pioggia superiori ai 150 mm giornalieri, e fino ad oltre 200 mm cumulati negli ultimi anni, quantitativi potenzialmente in grado di provocare un’alluvione.

Bisogna dire anche che le grandi precipitazioni si sono concentrate sulla parte orientale della Lunigiana, se fossero state copiose anche in quella più occidentale probabilmente il disastro sarebbe stato di proporzioni anche maggiori.

A questo punto occorre ricordare che non molti anni fa, in una zona limitrofa (Versilia ed Alpi Apuane), cadde un quantitativo superiore di pioggia: circa 600 mm in 12 ore nel Giugno 1996.

Ed un quantitativo enorme di pioggia fu misurato a Bolzaneto (GE) nel corso dell’alluvione disastrosa dell’Ottobre 1970: oltre 850 mm di pioggia in 24 ore!

Si tratta quindi di fenomeni tutt’altro che rari e ricorrenti ogni tot anni su queste zone, comprese tra Genova e l’Alta Toscana, soprattutto tra Ottobre e Novembre, quando il mare ancora caldo per il calore accumulatosi in Estate fornisce grandi quantità di umidità ed energia alle prime perturbazioni atlantiche che si affacciano sul Mediterraneo.

Le zone montuose esposte ai venti meridionali umidi sono particolarmente colpite da questi gravi fenomeni alluvionali perché i moti verticali ascendenti indotti dai rilievi incrementano le precipitazioni.

E’ questo il caso, più a sud, anche della Costiera Amalfitana e della zona di Salerno, che presentano la stessa genesi dei fenomeni alluvionali.

Forse non si poteva fare niente, di fronte a questi quantitativi di pioggia, tuttavia bisogna dire che il fenomeno era stato ben previsto dai modelli con 24 ore di anticipo, con quantitativi superiori ai 300 mm giornalieri, ed era stato ben inquadrato dai LAM, come MOLOCH, come già annunciato in un precedente nostro articolo.

Da www.iltirreno.it : un’immagine dell’alluvione a Pontremoli

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