Le temperature dell’Artico sono le più basse dal 1996

 

Non è facile misurare le temperature di ogni giorno in quelle lande desolate del Polo Nord, soprattutto considerando il fatto che l’Oceano Artico è fatto di acqua, quindi il ghiaccio del Polo non posa su di una base fissa di terraferma (con l’eccezione di alcuni arcipelaghi settentrionali e della Groenlandia).

 

E’ quindi difficile impiantare numerose stazioni fisse per la misurazione delle temperature, anche considerando il fatto che le Correnti Oceaniche spostano continuamente il ghiaccio trascinandolo via dalla posizione iniziale, e che le tensioni e le maree possono rompere la crosta gelata facendo sprofondare in acqua una eventuale stazione fissa.

 

Il metodo di calcolo ideato dal Servizio Meteorologico Danese consiste nel considerare le temperature elaborate dal modello di calcolo europeo ECMWF, applicandole all’intera area a nord dell’80° parallelo.

 

In questo modo sono state rielaborate le temperature polari fin dall’anno 1958.

 

Bisogna dire che le temperature polari salgono sopra lo zero di pochi gradi solamente per meno di tre mesi l’anno, durante il periodo estivo.

 

Inoltre, tali temperature sono piuttosto regolari e presentano poche anomalie durante la stagione calda, mentre nei mesi freddi possono presentare notevoli sbalzi sopra o sotto le medie, evidenziando i periodi nei quali domina l’Anticiclone Polare freddo, oppure la Depressione d’Islanda che invia al Polo aria oceanica più calda.

 

Quest’anno la stagione autunnale è particolarmente fredda, la temperatura si sta mantenendo anche al di sotto dei valori normali.

 

Non succedeva in questa parte dell’anno dal 1996, che ebbe una fase autunnale particolarmente rigida, sul Polo Nord.

 

Tutte le altre stagioni successive hanno visto invece il periodo tra Settembre e Dicembre molto caldo, con il Polo Nord che ha stentato ad abbassare le proprie temperature.

 

Che quest’anno abbia risentito di un freddo anticipato, lo si può notare anche dai ghiacci polari marini, che hanno presentato un minimo di estensione in anticipo di una decina di giorni rispetto al normale.

 

Nei grafici allegati, l’andamento del 2011 confrontato con quello del 2007: in tutti gli anni Duemila le temperature della seconda parte dell’anno sono sempre state più elevate del normale.

 

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