I dati GISS rilevano uno scarto dalla norma, per il mese di Ottobre, di +0,20°C rispetto alla norma del trentennio 1981-2010, il che renderebbe questo mese come il più caldo di quest’anno, come differenza dal normale.
Questa differenza termica è tutta a carico delle terre emerse.
Mentre infatti gli Oceani non hanno mostrato alcuna anomalia termica rispetto al trentennio in esame, le Terre emerse hanno mostrato uno scarto molto elevato di +0,45°C, superando anche i +0,43°C dello scorso mese di Agosto.
Non solo, questo scarto termico è particolarmente evidente al di sopra del 60°C parallelo nord, e massimo al Polo Nord; la zona al di sopra del Circolo Polare Artico ha contribuito all’80% del riscaldamento registrato in questo mese.
Qui cominciano, però, i primi dubbi.
I dati rilevati via satellite avevano infatti mostrato un netto calo delle temperature nel mese di Ottobre 2011, un calo pari a -0,17°C rispetto a Settembre, mentre i dati GISS della NASA mostrano invece un aumento di +0,07°C rispetto allo stesso mese.
Inoltre, le mappe GISS mostrano un Polo Nord più caldo della norma tra i +4° ed i +6,2°C, mentre le temperature polari rilevate dal Servizio meteorologico danese non mostrano alcun aumento significativo rispetto alla norma.
I due grafici vengono postati per un significativo raffronto.
Questa cosa suscita più di una perplessità, soprattutto per il fatto che il GISS manca di stazioni di rilevamento in area polare, ed i dati vengono “ricostruiti”, per quella zona, attraverso metodi di interpolazione.
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