Preoccupazioni in Cile per l’eruzione possibile del Monte Hudson

Il National Office of Emergency del Cile ha ordinato l’evacuazione entro un raggio di 40 km dalla vetta del Monte Hudson, pericoloso vulcano che ha mostrato chiari sintomi di risveglio negli ultimi giorni.

Oltre al forte aumento dell’attività sismica, le autorità hanno visionato, tramite il volo con elicotteri, una colonna di gas bianco misto a cenere alta un chilometro e mezzo, che si innalza dalla vetta.

Probabilmente è in atto una modesta eruzione di lava al di sotto del ghiaccio presente in vetta, che, sciogliendosi, dà origine a colonne di vapore acqueo.

Una scossa sismica di 4,6° Richter si è verificata a 7 km dal bordo Nord Ovest della vetta, a cui hanno fatto seguito oltre 100 scosse minori.

Una grande eruzione è quindi data per probabile nelle prossime ore, o giorni.

L’ultima grande eruzione del Monte Hudson (situato a 1600 km a sud di Santiago), avvenne nell’Agosto 1991, ed espulse 2,7 chilometri cubi di materiale, oltre a creare pericolose colate di fango per lo scioglimento dei ghiacci di vetta.

Le ceneri vulcaniche arrivarono perfino sulle Isole Falkland, nel Sud dell’Atlantico.

Assieme all’eruzione del Monte Pinatubo queste ceneri causarono un lieve abbassamento delle temperature globali, oltre a contribuire a creare un grande “buco dell’Ozono” in Antartide, che raggiunse il suo massimo livello proprio nei due anni successivi.

Tale esplosione fu catalogata come pari a VEI 5 nella scala d’intensità delle eruzioni vulcaniche.

Ma si stima che nel 4750 e nel 1890 avanti Cristo il vulcano abbia eruttato a livello VEI 6, creando una caldera di grandi dimensioni.

Da Google Earth: un’immagine dei ghiacci presenti sulla vetta del Monte Hudson

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