Vento catastrofico ad Anchorage, in Alaska

In questo periodo dell’anno, numerose sono le tempeste di vento che si stanno verificando soprattutto sull’Emisfero Settentrionale, segnale di una poderosa attività da parte del Vortice Polare.

Complice il passaggio di un’intensa depressione di origine Nord Pacifica, le temperature si sono innalzate notevolmente passando dai -12,8°C di alcuni giorni fa fino ai +7,2°C.

La stazione cittadina ha misurato una raffica da SSE di ben 83,4 kmh, e questo, assieme all’aumento termico improvviso, ha sciolto in parte il manto nevoso cittadino, passato da 43 a 26 cm di spessore, riempiendo le strade della città di fango, neve marcia, ma anche cadute di rami, alberi e tegole.

Il vento ha soffiato fino ad una velocità di 189 kmh alle 05 del mattino di domenica scorsa a Glen Alps, ed a 154 kmh a McHugh Creek, sulle zone collinari circostanti.

Tale vento da uragano ha spazzato via tetti, rotto finestre, oltre ad abbattere alberi, e lasciare migliaia di persone prive di corrente elettrica.

Il vento caldo meridionale ha raggiunto anche le gelide lande interne: a Fort Yukon il SW a 45 kmh ha innalzato la temperatura da -24° a -1°C, a Bettles da -25° a -1,7°C, con la caduta di 15 cm di neve fresca, mentre a Fairbanks, colpita da un vento da sud ovest a 59 kmh, la temperatura si è innalzata fino ad uno straordinario valore di +8,3°C, almeno venti gradi in più della norma.

Solo una settimana fa, la città misurava -34°C.

Nell’immagine: le strade semi – allagate di Anchorage in seguito all’improvviso sciogliersi della neve (da http://www.adn.com)

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